L’ortodonzia intercettiva ha l’obiettivo di prevenire e correggere le malocclusioni, allo scopo di evitare, individuare e neutralizzare i meccanismi di aggravamento di una patologia ortodontica tipicamente evolutiva che assume nel tempo caratteristiche di sempre maggior complessità. Le malocclusioni sono frequentemente determinate (o aggravate) dall’abitudine che si protrae oltre il tempo necessario a succhiare (ad esempio, il dito o il ciuccio) o dalla tendenza dei bambini ad assumere atteggiamenti a bocca aperta.

Curando precocemente un bambino si evita quindi una malocclusione stabilizzata più grave e più difficile poi da trattare o, a volte, addirittura non più possibile senza il ricorso a un intervento chirurgico a fine crescita.

La terapia precoce intercettiva rappresenta quindi oggi il migliore più preciso e rapido metodo terapeutico ed anche il meno costoso, con risultati rapidi eccellenti e stabili nel tempo.

La terapia miofunzionale è, invece, una particolare forma di fisioterapia indirizzata alla rieducazione della deglutizione scorretta ed al riequilibrio della muscolatura oro-facciale spesso associato. Consiste nella rieducazione della postura linguale statica e dinamica delle alterazioni gnosico-prassiche e muscolari oro facciali, delle alterazioni respiratorie, delle alterazioni della statica cefalo-vertebrale, delle abitudini viziate.

La terapia miofunzionale si basa su esercizi di rieducazione muscolare, insegnamento di una deglutizione corretta, condizionamento del subconscio e si inserisce all’interno di un approccio globale che comprende collaborazioni e sinergie tra le figure professionali interessate. Utile l’interazione, ove necessaria, tra l’ortodontista ed il logopedista: prima del trattamento ortodontico per avere un ambiente funzionale favorevole (neutro), durante il trattamento ortodontico per ottimizzare l’azione meccanica degli apparecchi, dopo il trattamento ortodontico, in simbiosi con la contenzione, per armonizzare le funzioni e stabilizzare il risultato perseguito.